Recentemente mi sono trovato a usare mazza e scalpello per demolire piccole porzioni di casolari in pietra, come muri o porte, per scoprire cosa vi si nascondesse dietro.
Nella scoperta degli edifici abbandonati spesso capita infatti di imbattersi in aperture da tempo murate, finestre bloccate o varchi interdetti che impediscono di vedere oltre.
Siamo abituati a pensare alla demolizione come all’opposto della costruzione, ovvero l’abbattimento e la distruzione irreversibile di edifici o loro porzioni, in realtà a volte demolire non è altro che il primo passo verso la ricostruzione, verso un nuovo inizio, una nuova storia.
Eh sì, perché, come nel caso del mio cantiere di Carviano, la mazza ci ha permesso di farci largo tra le stanze di una piccola casa di pietra, poter essere spettatori di una scena congelata da molti anni e poter ridare aria a spazi che presto ricominceranno a vivere.